Allattamento a richiesta: come avviarlo serenamente
Allattare serenamente
Quando si cercano informazioni sull’allattamento è facile perdersi in molte guide asettiche e spesso alla fine siamo più confuse di prima.
In questo articolo ti parlerò della mia esperienza in maniera semplice e chiara poiché se proprio devo dare dei consigli ad un’altra mamma voglio che siano quantomeno percorribili.
Le prime ore dopo il parto
Quando la mia piccola è nata era già molto vorace e, devo ammetterlo, questa è stata una grande fortuna. Non appena l’ho avvicinata al seno lei ha cominciato a succhiare con tutta la forza che aveva; oltretutto ero sicura che in ospedale avrei ricevuto tutte le istruzioni…e invece no. Nessuno mi ha detto ogni quanto dovevo attaccarla, come tenerla, per quanto tempo. L’unica cosa da fare era seguire il mio istinto e tenerla il più possibile vicino a me.
All’inizio era doloroso, i capezzoli facevano male e la piccola tirava fortissimo. Avevo portato i paracapezzoli e grazie a questi non ho avuto le ragadi al seno. Per non creare confusione con il seno tenevo il paracapezzolo i primi cinque minuti e poi lo toglievo. In questo modo il dolore iniziale era più sopportabile e a ogni poppata lo sentivo sempre meno.
Consiglio di non usare bagnoschiuma profumati o deodoranti nei giorni successivi al parto, l’odore infatti è fondamentale per i neonati perché solo così riconoscono la mamma.
Capire la richiesta
Non sempre è facile capire quando i piccoli hanno fame. La mia alcune volte tirava fuori la lingua e simulava la suzione oppure girava la testa come a cercare la tetta, altre piangeva e basta. Se sono appena nati nel dubbio ti consiglio di allattare perché spesso anche solo il contatto ravvicinato con la mamma basta a calmarli.
A un mese quando la piccola ha cominciato a reggere la testa un altro segnale consisteva nell’andare a cercare la tetta incurvandosi mentre la tenevo in braccio. Di solito apriva e chiudeva la bocca come un pesciolino.
Quante poppate al giorno?
Mille o giù di lì! Ci sono stati momenti in cui arrivavamo a 15 per poi assestarci sulle 8/10 fino al quinto mese. Inizialmente aspettavo un paio d’ore o più prima di riattaccarla ma stava diventando una follia perché la piccola piangeva moltissimo e avevo paura di non capire i suoi bisogni. Così ho cominciato ad attaccarla non appena vedevo i primi segnali e le cose sono migliorate.
È importante accettare i ritmi dei bambini e capire che non sono tutti uguali. Alcuni riescono a stare da subito 3 o 4 ore ma altri non resistono più di 1 o 2 ore. Il fatto è che altrimenti non sarebbe “a richiesta” quindi lascia perdere l’idea di abituare il piccolo o la piccola ai tuoi ritmi e comincia tu a seguire i suoi.
Tu sai come fare, devi solo ascoltarti.
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